benefici da esercizio fisico sul cancro alla prostata

L’esercizio riduce il rischio di cancro della prostata nei maschi di etnia caucasica, mentre il beneficio svanisce tra gli afroamericani.

Hanno un sapore antico, quanto involontario, di discriminazione, le conclusioni di uno studio appena pubblicato su Cancer, il giornale dell’American cancer society, da un gruppo di ricercatori del Veterans affairs medical center di Durham, in North Carolina. Ma non solo: secondo i loro dati l’attività fisica protegge chi ha già un tumore prostatico dallo sviluppo di forme più gravi; e, ancora una volta, l’effetto, evidente tra i caucasici, sfuma tra i neri. «Dati precedenti dimostrano un aumentato rischio di sviluppo di questo tumore tra gli afroamericani» esordisce Lionel Bañez, chirurgo urologo tra gli autori dello studio. «Tuttavia finora non era chiaro il ruolo più o meno protettivo dell’esercizio in funzione dell’etnia». Detto fatto, il gruppo di Durham ha eseguito biopsie prostatiche in un gruppo di 307 maschi nordamericani, 164 bianchi e 143 neri, dopo averne determinato il grado di attività fisica. «Le categorie erano quattro: sedentari, poco attivi, moderatamente attivi e iperattivi» spiega il ricercatore. I dati raccolti indicavano che i partecipanti delle ultime due categorie avevano il 53% di probabilità in meno che la biopsia rivelasse un cancro rispetto a quelli delle prime due. «Ma ciò era evidente solo tra i bianchi, mentre per gli afroamericani non c’era alcuna associazione protettiva tra esercizio e rischio di tumore» dice Bañez. E, come se non bastasse, i maschi più attivi avevano un 13% di rischio in meno di vedersi scoprire un tumore ad elevato grado di malignità. In altre parole, più intenso era l’esercizio, più benigno era il cancro, se la biopsia risultava positiva. Ma, ancora una volta l’effetto protettivo dell’attività fisica era evidente solo per i bianchi. «Che gli afroamericani avessero una maggiore predisposizione al cancro della prostata rispetto ai caucasici è un fatto noto e, seppure da un altro punto di vista, questi dati lo confermano» prosegue l’urologo, sottolineando la necessità di ricerche ulteriori volte a studiare il meccanismo alla base di quella che sembra una disparità di sapore antico.

Cancer Article first published online: 11 Feb 2013

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