Essere obesi o sovrappeso riduce la qualità della vita nei ragazzi ma non nelle ragazze, almeno secondo una ricerca australiana appena pubblicata sul Journal of adolescent health. Inoltre perdere peso migliora la qualità della vita negli adolescenti che da grassi diventano magri, questa volta in entrambi i sessi.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno seguito a partire dal 2004 una coorte di 2.353 studenti che avevano un’età media di circa 12 anni all’inizio dello studio, con un follow-up di circa 5 anni. Utilizzando protocolli standardizzati, gli studiosi hanno misurato alcuni parametri antropometrici tra cui peso, altezza, percentuale d’adipe e indice di massa corporea, all’inizio e al termine dello studio. «Durante il follow up quinquennale a ragazzi e ragazze è stato chiesto di compilare un questionario – il Pediatric quality of life inventory (PedsQL) – per valutare se l’adiposità, cioè l’essere sovrappeso oppure obesi, influenzasse la loro qualità di vita all’età di 17 o 18 anni. A ciascuna risposta è stato poi attribuito un certo punteggio e il totale è derivato dalla media di un valore riassuntivo dello stato di salute fisica e di uno riguardante il benessere psico-sociale dei ragazzi» spiega Bamini Gopinath, ricercatore presso il Westmead millennium institute dell’università di Sydney in Australia e coautore dello studio.
Risultati diversi per sesso
Inaspettatamente, l’essere adiposi influenza sì la qualità della vita, ma solo negli adolescenti maschi e non nelle ragazze. Come si potrebbe spiegare questo dato? Gli autori non sanno ancora individuare le sottili motivazioni, ma i loro risultati sono supportati anche da uno studio precedente, Add health, condotto negli Stati Uniti su più di 4.000 partecipanti, in cui era emersa un’associazione positiva tra massa corporea e limitazioni fisiche funzionali nei maschi rispetto alle femmine. Inoltre, è possibile che le ragazze, ma non i ragazzi, possano avere maggiori remore nell’ammettere un disagio psico-fisico come quello legato al sovrappeso, e ciò potrebbe avere in parte influito. Al contrario, la perdita di peso è stata associata a una migliore qualità della vita nei teenager di entrambi i sessi. «Questi dati suggeriscono che il grasso corporeo in eccesso potrebbe, in effetti, avere un impatto negativo sul benessere fisico e mentale degli adolescenti» sottolinea Gopinath, rimarcando che i risultati dello studio mettono in luce l’importanza per il clinico di procedere sempre anche a una valutazione della qualità della vita di adolescenti e preadolescenti nell’affrontare con loro sovrappeso e obesità, anche considerando che un bambino obeso ha molte probabilità di rimanere obeso anche in età adulta.
Contestualizzazione con la situazione italiana
In Italia, secondo il sistema di sorveglianza Okkio alla salute promosso dal Ministero della salute, il 22,1% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni risulta in sovrappeso e il 10,2% è obeso. I dati aggiornati alla fine del 2012 sono stati presentati a un congresso in febbraio: indicano la necessità di prevenire le malattie cronico-degenerative a partire fin dalla giovane età, attraverso una corretta educazione alimentare e un’adeguata attività fisica. È, infatti, emerso che comportamenti sedentari e abitudini alimentari scorrette sono ancora troppo frequenti in Italia, con un gradiente nord-sud per cui la Campania figura in vetta alla classifica con quasi un bambino su due obeso o sovrappeso, e le province di Trento e Bolzano all’estremo opposto della classifica.
J Adolesc Health. 2013 Jan 31