La ricerca ha coinvolto 16.882 ragazzi e ragazze che nel 1996, quando avevano un’età compresa tra 9 e 15 anni, sono stati inseriti nello studio ‘Growing Up Today’. L’abitudine di mangiare eccessivamente conservando però il controllo di quanto si consuma (overeating) o di binge eating sono state valutate periodicamente, attraverso questionari ad hoc somministrati ogni 12-24 mesi tra il ’96 e il 2005. Il team Usa ha quindi analizzato l’eventuale associazione tra questi problemi alimentari e condizioni come sovrappeso-obesità, depressione, consumo compulsivo di alcol (binge drinking), utilizzo di marijuana o altre sostanze.
Il primo dato che emerge è che l’alimentazione compulsiva è più diffusa tra le femmine che fra i maschi: il disturbo è stato infatti riscontrato in una percentuale di casi compresa tra il 2,3 e l’3,1% nelle ragazze 16 anni ai 24 anni, contro un range 0,3-1% nei ragazzi. Gli studiosi hanno inoltre osservato che l’alimentazione eccessiva, sotto forma sia di overeating (dipendenza dal cibo) sia di binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata), è un fattore predittivo dell’inizio del consumo di marijuana o altre droghe. E’ risultato invece che il binge eating, ma non l’overeating, si associa a un maggior rischio di sovrappeso e obesità, nonché a un peggioramento dei sintomi della depressione. Infine, nessuna forma di alimentazione eccessiva è risultata correlata al rischio di binge drinking (bere ripetutamente in modo compulsivo) “Considerato che il binge eating si associa in modo peculiare ad alcuni altri comportamenti a rischio, ed è un problema sul quale è possibile intervenire – commentano gli autori – i medici dovrebbero essere incoraggiati a sottoporre gli adolescenti che assistono a valutazioni mirate a intercettare questo disturbo”.