Nei soggetti obesi con artrosi del ginocchio, la presenza di un danno strutturale non preclude un miglioramento dei sintomi se si raggiunge un calo rilevante del peso corporeo.
Lo rivelano i risultati di uno studio danese su 192 pazienti con età superiore ai 50 anni, indice di massa corporea di almeno 30kg/mq e osteoartrite del ginocchio. I partecipanti sono stati controllati attraverso radiografie e risonanza magnetica del ginocchio maggiormente sintomatico alla baseline e dopo 16 settimane, durante le quali sono stati sottoposti a un apposito programma dietetico e supportati con un’attività di counseling. Il danno strutturale è stato misurato grazie al Bloks (Boston-Leeds osteoarthritis knee score), l’ampiezza minima dello spazio articolare e lo score radiografico di Kellgren e Lawrence. Infine sono state misurate variabili, tra cui la forza muscolare e il grado di allineamento, considerate predittive di cambiamenti negli indici che valutano il grado di osteoartrite. Ne è risultato che il danno strutturale all’inizio del trial non si è associato in maniera statisticamente significativa ai cambiamenti riguardo alla funzionalità e al dolore dell’articolazione. Era già noto che la perdita di peso deve essere raccomandata per i pazienti con osteoartrosi di ginocchio e che nella maggior parte dei casi porta ad alleviare i sintomi; il trial danese indica che i benefici si estendono anche ai pazienti con danno strutturale.
Osteoarthritis Cartilage, 2012; 20(6):495-502